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La culla un’opera d’arte di struggente umanità

 

Ne La culla la Morisot coglie un momento di struggente intimità familiare, raffigurando la sorella Edma mentre veglia sul sonno della figlioletta Blanche. Berthe riesce a porre grande attenzione al fresco naturalismo della rappresentazione, enfatizzando al tempo stesso l’affettuosa quotidianità del soggetto. Edma, infatti, ha un’espressione intensa e amorosa ed è assorta in chissà quali pensieri. Mossa da un innato istinto di protezione materno, inoltre, la donna sfiora un lembo della tendina e lo interpone tra l’osservatore la neonata, ponendolo così a protezione della culla. Blanche, invece, dorme beatamente e le sue delicate fattezze «sboccia[no] come un fiore prezioso» (Cricco, Di Teodoro) attraverso la candida trasparenza del velo. Sia la giovane madre sia la bambina vengono raffigurate con un braccio piegato, come a sottolineare un’affinità psicologica.

La Culla, indubbiamente il quadro più famoso di Berthe Morisot, è stato dipinto nel 1872 a Parigi. L’artista raffigura Edma, una delle sue sorelle, mentre guarda dormire la figlioletta Blanche. Questa è la prima volta che una figura materna appare nell’opera della Morisot e il soggetto ritratto in questa tela, diventerà uno dei temi preferiti dall’artista.

Lo sguardo della madre, la linea che disegna il suo braccio sinistro piegato al quale corrisponde il braccio anche esso piegato della neonata, gli occhi chiusi della piccina tracciano una diagonale che mette maggiormente in evidenza il movimento della tenda sullo sfondo. Questa diagonale stabilisce un’unione tra la madre e la sua bambina. Il gesto di Edma, che frappone il velo della culla tra lo spettatore e la neonata, contribuisce a rafforzare ancora di più questo sentimento di intimità e di amore protettivo espresso nel quadro.

Berthe Morisot partecipa con La Culla alla mostra impressionista del 1874 diventando di fatto la prima donna ad esporre le sue opere con il gruppo. Il quadro viene a malapena notato. Tuttavia, alcuni tra i principali critici ne colgono la grazia e l’eleganza. Dopo aver cercato invano di vendere il quadro, Berthe Morisot non lo mostrerà più in pubblico e l’opera sarà conservata dalla famiglia di Edma fino alla sua acquisizione da parte del museo del Louvre nel 1930.

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