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Culle per bambini le regole per un sonno sicuro

Cartoni come culle per bambini. Ne saranno distribuite centocinquemila dalle autorità sanitarie nel New Jersey. I destinatari: la famiglie che avranno bambini nel 2017. Ai neogenitori saranno recapitati con un kit formato da prodotti per il bebè. La scatola, una volta svuotata degli articoli per l’igiene, di copertine, vestiti e giocattoli, si trasforma nella culla per il bambino. La prima. Il sistema della “baby box” nasce in Finlandia alla fine degli anni Trenta per garantire a tutti i neonati di venire al mondo nelle stesse condizioni di vita. Si è poi affermato come modo per educare i neogenitori. Approdato già in altri Paesi del mondo, ora  sbarca anche negli Stati Uniti d’America. “L’importante non è tanto la scatola, quanto l’educazione che ci sta dentro“, ha dichiarato al New York Times la pediatra del Cooper University Hospital che ha seguito l’iniziativa, Kathryn McCans. L’idea dei pediatri americani è che la culla di cartone, oltre ad essere comoda, proprio attravreso la diffusione delle buone pratiche possa proteggere i neonati dalla morte improvvisa, la cosiddetta sindrome della morte in culla, che colpisce i bambini tra un mese e un anno di età.Ma sull’utilizzo delle baby box non tutti sono concordi. Al recente congresso delle Pediatric Academic Societies di San Francisco è stato presentato uno studio condotto dalla Temple Univeristy Hospital.
I ricercatori hanno valutato i risultati del programma educazionale SAFE-T (Sleep Awareness Family Education at Temple), che prevedeva consigli post parto sul sonno sicuro dei neonati e la distribuzione di baby box. I risultati sono stati incoraggianti. Ad esempio, prima di SAFE-T il 6.5 % delle mamme faceva dormire il neonato nel lettone, dopo la percentuale era scesa al 4.7%. “Siamo soddisfatti dei risultati dello studio, il primo del suo genere – ha affermato la dottoressa Megan Heere, responsabile di SAFE-T – ma sono necessari ulteriori studi per approfondire questi importanti temi”.
Non mancano le perplessità. Le baby box hanno però sollevato anche qualche perplessità sulla loro efficacia nel prevenire la Sids. Alcuni esperti sostengono che non è ancora stato dimostrato che esse siano effettivamente un posto sicuro dove far dormire i piccoli. Le culle di cartone, ricordano, non sono state testate per verificarne la corrispondenza agli standard richiesti ai prodotti per il sonno dei neonati. Le commissioni addette a rilasciare le certificazioni vogliono assicurarsi che le baby box non abbiano problemi di deteriorabilità, durata, maneggevolezza. Inoltre non sono regolate dalla Consumer Product Safety Commission. “I prodotti per la cura del neonato vengono sottoposti a severi controlli – ha ricordato Ann Marie Buerkle, membro della commissione – ci vuole cautela fino a quando non avremo fatto accertamenti”. Le regole per un sonno sicuro. Bed sharing no, co-sleeping sì. I pediatri sostengono che il neonato può dormire nella stessa camera dei genitori (co-sleeping), ma non nel lettone. La culla in camera di mamma e papà è tra l’altro una soluzione pratica nel caso di allattamento al seno. La vicinanza permette anche un controllo costante e veloce del sonno del piccolo. Per il sonno sicuro del piccolo le regole sono semplici. La posizione corretta è quella sulla schiena, non si deve mettere a nanna il neonato a pancia sotto o di fianco. Non farlo dormire su divani, cuscini imbottiti o trapunte. Niente peluche o giocattoli nella culla o nella baby box, non sono sicuri. Il materassino della culla deve essere rigido. L’ambiente va mantenuto fresco (temperatura intorno ai 20 gradi) e silenzioso. Bandire sempre il fumo dagli ambienti dove soggiornano bambini.

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