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Culla bimbo una volta si chiamava “naca”

Culla bimbo: è la rivale della mamma. E’ lei che ad ogni ora del giorno e della notte accoglie il neonato, sempre ospitale e confortevole. Lei che lo riscalda, lo avvolge, lo protegge…lei che lo dondola e lo conduce lungo la strada dei sogni. La culla per neonati è il posto dove mettere a dormire il vostro bebè, è quindi importante che sia realizzata ad arte e che abbia tutto il necessario per offrire una notte di sano riposo al piccolino. Ecco una guida per scoprire i modelli, le tipologie e le marche più quotate!

La culla è una compagna per il bambino, è l’unico posto in cui la neo-mamma lascia il pargoletto senza rimpianti, perché sa che lì dentro potrà ricreare l’ambiente accogliente e protetto di cui godeva nella pancia. Se le braccia materne dolgono un attimo per il continuo cullare o un altro figlio reclama la sua giusta dose di attenzioni, nella culla il piccolo troverà la sua tranquillità e niente potrà toccarlo o disturbarlo.

Nei secoli scorsi la culla veniva realizzata rigorosamente in modo autonomo, con forme e materiali improvvisati, legati più alla fedeltà ad antiche tradizioni che all’effettiva cognizione delle necessità del bambino. Oltre a variare di famiglia in famiglia, i modelli si differenziavano anche di regione in regione: in Toscana la culla era in vimini, era dotata di rotelle e aveva il velo per proteggere il bambino dalle punture degli insetti; a Roma era interamente in legno di castagno, mentre in Sardegna di sughero; in Sicilia si trovava la famosa ‘naca’, fabbricata con un vello di pecora.

Al di là del tipo di materiale utilizzato, si riscontra grande varietà anche nella modalità di impiego: la naca, ad esempio, veniva appesa al soffitto, le altre erano in prevalenza a dondolo, con le estremità concepite in modo da garantire la massima capacità di oscillazione. Nella maggior parte dei casi, le culle a dondolo erano decorate da motivi floreali oppure simboli religiosi di protezione e buon auspicio per il bambino. In epoca moderna i produttori hanno iniziato ad attenersi ad una serie di parametri generali indispensabili per realizzare un prodotto in linea non solo con esigenze puramente spaziali, ma anche e soprattutto con la necessità e la volontà di creare un ambiente a protezione del bambino. La culla del bimbo smette di essere un semplice ‘contenitore’ in cui poggiare il piccolo a seconda dei momenti e degli impegni, per diventare una sorta di ‘involucro’ del bimbo, uno spazio esclusivo in cui si ricreano le condizioni del grembo e delle braccia materne

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